Presentato il nuovo simbolo, realizzato da Nicola Storto, designer molisano di 25 anni. Non indica niente. Non dice niente (e che pena quell'avanzo d'Ulivo, messo lì come la palma benedetta inchiodata in cucina un anno intero). Non è un simbolo, è un logo. L'unico suo messaggio pare essere: non abbiamo (più) sogni. Senza visione non c'è politica (vedi "La politica al tramonto", di Mario Tronti, Einaudi 1998), senza parzialità non c'è partito. C'è solo piccola amministrazione. Fine del futuro, inizia l'eterno presente.
4 commenti:
Ben detto!
E visto che io nella 'forza visionaria' ancora ci credo un po', così come nell'ideologia (parola bellissima che si vuole far passare per parolaccia), non sono affatto contento del piattume trionfante di questo simboletto facile facile! :(
Bravo bravissimo, critica azzeccata!
... questo simbolo... "è una cacata pazzesca!"
Non è possibile strizzare l'occhio al nazionalismo (e diopadre veltroni in questi giorni ci sta dando una fantastica preview) e nel frattempo lasciare uno sfondo rosso che non ha alcun senso se non quello di prendere in giro quei simpatici vecchietti che per una vita ci hanno creduto.
L'ulivetto lì durerà appeso solo per il tempo di andare al governo poi non ce ne sarà bisogno. Lo sistituiranno direttamente con una colomba senza ulivo di vaticana ispirazione.
Paolo, hai ragione. La politica sottomessa all'economia capitalistica globale è solo amministrazione.
Non votiamoli mai!!!!
è vero il simbolo è "una cacata pazzesca!". attenzione non è esteticamnete brutto, è solo il trionfo del nulla che c'è dietro questo cosiddetto partito.
certi termini, però, non vanno usati a sproposito. parlare di nazionalismo per aver scelto il tricolore mi sembra quanto mai esagerato. nazionalista è le pen in francia per esempio. il nostro veltroni al momento è molto più banalmente l'uomo legato ai poteri forti di questo paese.
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