lunedì 19 settembre 2011

E la terra diventa il mio trono – Il Black Album dei Metallica, vent'anni dopo



















In questi giorni si succedono anniversari e ristampe deluxe di dischi che compiono vent'anni, a confermare che il 1991 fu un momento chiave della storia del rock. Nel giro di dodici mesi uscirono moltissimi titoli che sono rimasti nella memoria degli appassionati: le avanguardie della rivoluzione grunge, Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam; la reinvenzione postmoderna degli U2 di Achtung Baby; la definitiva affermazione commerciale dei R.E.M. con Out Of Time; il canto del cigno dei Guns, con i due capitoli di Use Your Illusion, l'onnipresente Blood Sugar Sex Magik dei Red Hot Chili Peppers; per non parlare di altri lavori memorabili e – per quanto non altrettanto fortunati nelle vendite – dalla fortissima influenza sulla musica a venire, come Loveless, Screamadelica o Spiderland.

In un'annata tanto vivace, ci fu un disco che vendette e che continua a vendere in modo stupefacente, portando i suoni e l'immaginario del metal al pubblico mainstream, con conseguenti polemiche: il quinto LP – omonimo – dei Metallica, soprannominato da tutti Black Album, e pubblicato proprio nell'Agosto del '91. I fans intransigenti lo considerarono un tradimento dalle sfacciate ambizioni commerciali, un abbandono dello stile e dell'integrità dei primi lavori,. Probabilmente sono molto...
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