lunedì 31 maggio 2010

Per amore di Lucille – Per B.B. King quattro concerti in Italia a Giugno




















A Giugno B.B. King torna a suonare in Italia. Per la data del 9 al Teatro degli Arcimboldi di Milano i prezzi vanno dai 78 ai 250 euro. Più economici quelli delle tappe seguenti. L'11 sarà a Caserta, al Belvedere di San Leucio (ingressi dai 27 ai 37 euro), e il 12 Giugno a Molfetta, nel corso della rassegna Luci e suoni a Levante, con biglietti molto accessibili, dai 20 ai 60 euro. Infine il 13 si esibirà all'Auditorium di Roma (40-120 euro).
Riley B. King a settembre compirà 85 anni, ma non ha alcuna attenzione di riporre per sempre nella sua custodia Lucille, la Gibson ES-355 che l'accompagna da una vita (in realtà la Lucille originale gli è stata rubata nei primi anni '50, e suona pertanto una replica costruita per lui dalla Gibson. Di recente ha duettato con...

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Video - U2 & B.B. King - When Love Comes To Town

mercoledì 26 maggio 2010

Fratelli di groove – Brothers, il nuovo album dei Black Keys




















“Questo è un album dei Black Keys. Il nome di quest'album è Brothers.” Per la grafica di copertina, e per tutto quel che concerne il loro nuovo disco, Dan Auerbach e Patrick Carney si sono affidati allo stile di Lapalisse. Persino per i singoli Tighten Up e Next Girl hanno sentito il bisogno di mettere in sovra impressione davanti a Frank, il t-rex-marionetta protagonista dei video low-budget, scritte come “Questo è un pupazzo, non è un vero dinosauro.” Non è una novità nell'industria musicale l'idea di presentarsi in maniera tanto ovvia: l'hanno fatto nel 1978 gli XTC con la logorroica cover di Go 2, e nel 1986 i Public Image Ltd con Album – noto come Cd, per chi ha il cd – anche se i Black Keys presumibilmente avevano in mente l'Howlin' Wolf di This Is Howlin' Wolf's New Album (1969).

Eppure, come nelle vecchie pubblicità, basta una parola a dire tutto, e in questo caso è...

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Video - The Black Keys - Next Girl

lunedì 24 maggio 2010

Una raccolta degli AC/DC per Iron Man 2 – Ma non chiamatela Greatest Hits!



















In 35 anni di carriera gli AC/DC non si sono mai decisi a pubblicare un album che si presentasse senza giri di parole come un Best Of, un Greatest Hits, insomma come un'antologia dei grandi successi raccolti in tutto questo tempo. “Comperate i singoli album, non c'è bisogno che qualcun altro scelga i vostri brani preferiti,” ci hanno detto per una vita. Di recente Angus Young e il resto della band si stanno però facendo prendere sempre più dalla voglia di ripresentare il proprio passato. Non tanto per brama di ulteriore successo economico: una tale motivazione può contare solo relativamente, quando si è gli autori, tanto per fare un esempio, di Back In Black (1980), l'album rock più venduto di tutti i tempi. Dietro a raccolte di rarità come...
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Video - AC/DC - Highway To Hell

sabato 22 maggio 2010

Joy Division – Trenta anni fa calava il sipario












Università di Birmingham, 2 Maggio 1980. I Joy Division tengono il loro ultimo concerto. I mesi precedenti sono stati incredibilmente intensi per la band, soprattutto per il cantante, Ian Curtis, gravato dallo stress e da nuovi attacchi epilettici. A Marzo era stato registrato, con Martin Hannett, il secondo album, Closer, definitivo già dal titolo. Il 7 Aprile Curtis aveva provato ad uccidersi ingerendo dei barbiturici, e il giorno seguente il tentativo di sostituirlo per metà concerto con Simon Topping degli A Certain Ratio era terminato in uno scontro fisico col pubblico. Quando sale sul palco per il concerto di Birmingham, Curtis non può tirare un sospiro di sollievo, pensando che il tour europeo sia finalmente finito. C'è infatti...

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Video - Joy Division - Shadowplay

giovedì 20 maggio 2010

Stooges senza freni – La ristampa di Raw Power e la data italiana del loro tour




















Gli Stooges sono ancora una volta sul palco, con la nuova formazione, per un tour che toccherà anche l'Italia, con la data del 16 Luglio alla Fiera della musica di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone. James Williamson ha interrotto il suo lungo ritiro dalle scene, per sostituire alla chitarra il compianto Ron Asheton, scomparso all'inizio del 2009, proprio come l'aveva sostituito per la realizzazione di Raw Power (il grande Ron non prese bene il suo spostamento al basso, ma si adeguò). Il resto della band prevede il batterista storico Scott Asheton, Mike Watt (ex Minuteman e fIREHOSE) al basso, Steve MacKay al sax, e ovviamente l'invincibile Iggy Pop alla voce, per una delle reunion più sorprendenti e riuscite di questi anni.
Onorati di recente con l'ingresso nella Rock And Roll Hall Of Fame di Cleveland – una formalità dovuta, per un gruppo che è sinonimo di rock and roll – gli Stooges in questi giorni si godono l'ennesima ristampa di Raw Power, il disco con Williamson alla chitarra, riproposto dalla Columbia in versione...

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Video - The Stooges - Gimme Danger

mercoledì 19 maggio 2010

Oltre l'arcobaleno – Ci ha lasciati Ronnie James Dio, la voce del metal




















“Oggi il mio cuore è spezzato, Ronnie è morto alle 7.45 del 16 Maggio.” Con queste parole, Wendy, moglie e manager di Ronnie James Dio, ha annunciato sul suo sito ufficiale la scomparsa di uno degli uomini simbolo del metal. Lo scorso otto Aprile, a Los Angeles, ai Revolver Golden Gods Awards, il sessantasettenne Ronnie aveva parlato della sua battaglia contro il cancro allo stomaco. L'importanza che Dio ha rivestito nel mondo del rock è evidente anche solo dando un'occhiata al suo curriculum come cantante. Arrivato tardi alla ribalta, incidendo il primo disco con gli Elf a trent'anni, nel 1972, Ronnie ebbe la sua prima grande occasione quando con il resto del gruppo venne chiamato da Ritchie Blackmore, appena uscito dai Deep Purple, a far parte del progetto Rainbow. Dio seppe cogliere l'occasione, mettendosi in evidenza con la sua voce potente e capace di coinvolgere gli ascoltatori, una voce al servizio di un immaginario fatto di fantasy, natura magica, tenebre e spiritualità (e rock'n'roll, naturalmente). Il passo seguente fu l'approdo ai Black Sabbath, col difficile compito di...
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Video - Black Sabbath - Heaven And Hell

martedì 18 maggio 2010

Joe Bonamassa scala le classifiche con il nuovo album Black Rock




















Il 23 Marzo è uscito Black Rock, l'ottavo album di studio di Joe Bonamassa, l'ex ragazzino prodigio del rock blues americano. Il disco ha già avuto un ottimo riscontro in termini di vendite, arrivando al primo posto nella classifica indie britannica e nella chart di Billboard dedicata al blues. Non tragga in inganno il titolo: Black Rock non si riferisce a una svolta nella musica di Joe, sempre innamorato del british blues degli anni '60; è invece il nome degli studi nei quali l'album è stato registrato, con la produzione di Kevin Shirley, sull'isola greca di Santorini. L'atmosfera della Grecia si fa anche sentire in qualche pezzo, come la delicata rilettura di Bird On A Wire di Leonard Cohen, oppure Athens To Athens. Per il resto ritroviamo però il solito Bonamassa, che divide la scaletta tra...

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Video - Joe Bonamassa e B.B. King - Night Life

lunedì 17 maggio 2010

Lascia che sia – I quaranta anni di Let It Be, l'addio dei Beatles




















Quaranta anni fa, l'8 Maggio 1970, arrivava nei negozi di dischi di tutto il mondo l'addio dei Beatles, Let It Be.

I Beatles si erano consumati come gli anni '60, la decade che avevano simboleggiato in ogni loro incarnazione. Ancora in bianco e nero, erano stati frenetici, anfetaminici: l'entusiasmo bambino
dell'invenzione dei giovani, i capelli dei capelloni e le urla delle ragazze in fuga da una vecchia idea di famiglia (She's Leaving Home, cfr. Sgt. Pepper, 1967); erano stati poi il mondo che diventava a colori, e quei colori che si facevano strani, e si mischiavano nelle infinite promesse della psichedelia e dell'estate dell'amore. Con la barba e con l'età era cresciuta pure la voglia di un ritorno a se stessi, il desiderio di concedersi l'egoismo...
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Video - The Beatles - Dig A Pony/Get Back

sabato 15 maggio 2010

Il giorno dell'indipendenza – Intervista ai Sikitikis












Le canzoni ci sono, la grinta pure. Dischi fuori moda, il terzo lavoro dei sardi Sikitikis, esce il 9 Aprile, e si candida a diventare uno dei migliori album di pop in italiano del 2010. La chiave è nella scrittura, fresca e accattivante, senza essere mai scontata o eccessivamente ammiccante. Si parte con la furiosa Tu sei muta, io sono sordo e si passa subito al cuore leggero di Tsunami (“buscando una Fiesta, guidando una Fiesta...”) e dell'efficace singolo Voglio dormire con te (un brano per tutti quelli che hanno canticchiato Divine di Sebastien Tellier). La vena felice nella scrittura dei brani consente alla band di spostarsi con facilità anche su territori difficili, parlando di immigrazione in Salvateci dagli Italiani e di paranoie generazionali in Uccidere compagni di scuola (“siamo gli habitué dei nostri luoghi comuni, siamo il mostro che ci siede accanto”). Malgrado l'inquietudine che lo attraversa, Dischi fuori moda non indugia mai nell'autocommiserazione: è invece una forte scarica d'energia positiva. Con grande piacere abbiamo avuto occasione di intervistare Diablo e Jimi, cantante e bassista dei Sikitikis, per parlare della storia della band, di musica italiana, e delle idee e delle vicende dietro a Dischi fuori moda.

Paolo Bassotti: Per cominciare mi piacerebbe che raccontaste qualcosa di voi a chi ha perduto le prime parti della vostra storia. Come vi siete conosciuti? Come avete deciso che tipo di musica suonare assieme?

Jimi: Io e Diablo suonavamo insieme già dal 1998 in un progetto chiamato Canidarapina. Nel 2000, sciolta questa band, abbiamo messo insieme i Sikitikis con l'intento iniziale di reinterpretare brani di colonne sonore italiane vintage; col tempo ci siamo spostati alla forma canzone, sempre con un suono particolare caratterizzato dall'assenza di chitarra, incontrando poi Max Casacci sul nostro cammino. In breve tempo si è creata una bellissima alchimia artistica ed umana, che ha portato alla nascita di Casasonica come etichetta ed alla registrazione dei nostri primi due album, Fuga dal deserto del Tiki del 2005 e B del 2008. Tante date sui palchi in giro per l'Italia, la partecipazione a progetti di sonorizzazione in teatro e a colonne sonore per il cinema, poi il nostro arrivo in Infecta e NHQ per la lavorazione del terzo disco, Dischi fuori moda, con Manuele Fusaroli.

Dall'eclettismo dei vostri dischi è facile immaginare che ognuno di voi porti al progetto passioni musicali differenti. Quali sono i vostri punti di riferimento comuni?

Jimi: Tutti e quattro siamo ascoltatori smaliziati, ma abbiamo delle preferenze: io ad esempio...

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Video - Sikitikis - Voglio dormire con te

lunedì 10 maggio 2010

Emotion & Commotion, il nuovo album di Jeff Beck




















Chorpus Christi Carol
, resa popolare presso il pubblico rock da Grace di Jeff Buckley, apre placidamente il nuovo album di Jeff Beck, Emotion & Commotion (che ha debuttato al ventunesimo posto nella classifica inglese). Questo brano chiarisce subito che siamo molto distanti dal tuffo nella modernità del disco precedente, Jeff, risalente ormai a sette anni fa. Qui non c'è né voglia né necessita di stare al passo coi tempi: le chiavi di questo lavoro sono l'assoluta libertà nella scelta della musica da eseguire e la ricerca di un suono intenso, in grado di mettere in primo piano il feeling della chitarra di Beck, a dispetto del virtuosismo e del colpo di scena.

Beck ha voglia di andare ovunque lo porti l'istinto, ecco quindi che si sceglie compagni di viaggio molto diversi tra di loro: un'orchestra di 64 elementi, un gruppo di musicisti rock (tra i quali si segnala il sempre affidabile Vinnie Colaiuta alla batteria) e tre voci femminili. Imelda May canta un'altra selezione da Grace, Lilac Wine; Olivia Safe è ospite di una delle composizioni di Beck, la leggerissima fusion di Serene, e della conclusiva Elegy For Dunkirk, dalla colonna sonora da Oscar scritta dall'italiano Dario Marianelli per Espiazione; la star del soul da classifica Joss Stone è invece la performer di...

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Video - Jeff Beck & Joss Stone - I Put A Spell On You

sabato 8 maggio 2010

Intervista a Gionata Mirai, chitarrista di Super Elastic Bubble Plastic e Teatro degli Orrori – Seconda parte




















Quali modelli di chitarre Gibson hai provato, e con quali ti trovi meglio? Ad esempio so che al momento, oltre alla Les Paul Standard, suoni talvolta una Les Paul Studio, una ES 355 e una Epiphone Casino con pick-up P90. Quali sono le caratteristiche di ognuna che ti ispirano particolarmente?

Purtroppo con il fatto che sono mancino non ho mai avuto la possibilità di provare molte chitarre; non amo suonare con chitarre destre “girate”, si sbilancia la distribuzione del peso facendo virare il manico verso il basso, e suonare con i potenziometri al contrario mi ha sempre procurato ferite e inconvenienti tecnici fastidiosi (volumi e toni che cambiano in corsa...). La mia chitarra è sempre stata la MIA chitarra. Una sorta di monogamia forzata. Che quando è amore vero è quasi un piacere. Voi destri provate tutto quello che volete, tanto io ho LEI. L'idea è un po' questa. Da quando è iniziata la collaborazione con Gibson i discorsi sono un po' cambiati, mi sto e mi stanno un po' viziando ed ho la fortuna di avere sotto mano strumenti mancini di buona qualità. La possibilità di scelta è sempre minima, ma sono stato fortunato a reperire dei pezzi molto interessanti.

Uso principalmente una Les Paul Standard, è un modello strano, più leggera della mia antica LP con il manico dei modelli degli anni '50, più sottile e meno “ciccione.” Velocissima e comoda, dal suono preciso e asciutto (con meno basse rispetto ai miei standard) mi si è appiccicata addosso da subito, e quando suona vibra esattamente come piace a me. Le ho montato il battipenna di chi l'ha preceduta, come in una specie di passaggio di testimone; ho messo meccaniche autobloccanti come di mia consuetudine e sostituito i pick-up originali (comunque interessanti) con un Gibson 490 (o 492, non ricordo) al ponte e un single coil artigianale al manico. L'humbucker è splittabile manualmente.

Uso la Les Paul Studiocome spare guitar, come chitarra di riserva dal vivo. Ha il classico suono Les Paul, ed è lì, sempre pronta. in caso di necessità.

La ES 335è l'ultima arrivata ed è un po' la perla della famigliola... Abituato com'ero a tutti i feedback e fischi incontrollabili della mia antica W.D. Brand, quando è arrivata la 335 pensavo non sarei riuscito a suonarla praticamente mai, e invece... E' arrivata all'inizio delle sessioni di registrazione di A sangue freddo del Teatro ed è andata a finire che è la chitarra che ho usato più spesso su quel disco. E' un macigno per il suono, non sgarra mai di accordatura, il manico è “vivo” ed è molto piacevole da sentire addosso. Dal vivo la uso solo per alcune canzoni dalla accordatura stramba, è una chitarra di grande valore, e dopo l'esperienza traumatica con la mia vecchia LP sono molto prudente...

La Casino è una delle prime arrivate, è Epiphone e quindi a livello di rifiniture non è curata come la Standard o la 335, ma monta pick-up P90, molto particolari, con un bell'attacco e una bella “pancia” sulle basse, adatti per un suono leggermente distorto (questa sì che fischia quando si spinge sull'overdrive...) o un pulito caldo e avvolgente.

Quali hai usato negli ultimi album del Teatro degli Orrori e dei Super Elastic Bubble Plastic? Ci sono delle canzoni nelle quali ritieni che sia stata particolarmente importante la scelta del giusto sound della chitarra?

L'ultimo Super Elastic Bubble Plastic, Chances, è stato registrato quasi interamente con la Les Paul Standard con il '50s neck, a parte qualche parte in cui ho sfruttato la “punta” dei P90 della Casino e le parti acustiche in cui ho usato una chitarra artigianale costruita sulla falsariga della Gibson Robert Johnson L-1 (che sto aspettando con trepidazione).

A sangue freddo del Teatro degli Orrori è stato registrato quasi interamente con la...

[Clicca qui per continuare a leggere la seconda parte dell'intervista di Paolo Bassotti a Gionata Mirai per Gibson.com. Per leggere la prima parte invece clicca qui]

Video - Super Elastic Bubble Plastic - My Emotional Friend

lunedì 3 maggio 2010

Ozzy Osbourne vuole sentirvi gridare!



















Magari è difficile considerare ancora Ozzy Osbourne il principe delle tenebre, dopo averlo visto alle prese con cagnolini,
bolle di sapone e parenti impossibili, nel reality shock dedicato alla sua famiglia. Ozzy sa però come confezionare un gran pezzo rock, e non perderà mai il suo posto nel cuore dei Gibsoniani. Come dimenticare infatti alcuni grandi chitarristi che l'hanno accompagnato? Il rivoluzionario Tony Iommi con la sua SG nei Black Sabbath; il fenomenale e compianto Randy Rhoads, divenuto celebre suonando una Gibson Les Paul Custom bianca del '74; fino al roccioso Zakk Wylde, altro fanatico della Gibson, che ha affiancato il cantante inglese fino a poco tempo fa, suonando la chitarra e partecipando alla scrittura delle canzoni anche nel suo più recente album, Black Rain (2007). La personalità di Wylde evidentemente stava cominciando a farsi ingombrante per Osbourne, che nell'estate del 2009 ha dichiarato...
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Video - Ozzy Osbourne - Let Me Hear You Scream
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