domenica 6 novembre 2011

Facciamo finta di niente – 5 album cancellati dalla storia

Sono ben pochi gli artisti che possono vantare discografie impeccabili: la storia del rock è piena di LP da evitare, usciti per una svista (leggi: l'artista era momentaneamente impazzito) o per altri motivi particolari (leggi: la casa discografica voleva fare soldi). Alcuni album imbarazzanti hanno finito così per essere ignorati dalle ristampe a venire, in un tentativo di cancellarli dal passato, come se non fossero mai esistiti. In questo articolo parliamo dei cinque casi più eclatanti. Cominciamo con un disco dal vivo tanto sbagliato da non contenere nemmeno una canzone...



Elvis Presley – Having Fun With Elvis On Stage (1974)

Il Colonnello Parker voleva pubblicare un disco di Elvis da vendere ai concerti, trovando però il modo di non pagare un soldo alla RCA, e così stampò con la sua etichetta Box Car questa agghiacciante raccolta di chiacchiere di Elvis, registrate sul palco tra una canzone e l'altra. C'è qualche battuta, qualche dialogo con la band o con il pubblico, e un mare di “well...”, ma purtroppo non c'è niente di vagamente interessante o divertente. Per completare il disastro, alla fine...

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mercoledì 26 ottobre 2011

The Gold Road – L'inattesa reunion degli Stone Roses




















Alla fine è successo. Il cantante Ian Brown, il chitarrista John Squire, il bassista Gary “Mani” Mounfield e il batterista Alan “Reni” Wren, hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta che gli Stone Roses torneranno assieme sul palco per due concerti nella loro città, Manchester, il 29 e il 30 Giugno del 2012. Già si parla di tutto quel che potrà succedere dopo questi due live, della possibilità di un tour mondiale o di un nuovo album. Quel che conta è che ci troviamo davanti a una reunion davvero inattesa per molti motivi, a partire da...
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The Stone Roses - Love Spreads

lunedì 19 settembre 2011

E la terra diventa il mio trono – Il Black Album dei Metallica, vent'anni dopo



















In questi giorni si succedono anniversari e ristampe deluxe di dischi che compiono vent'anni, a confermare che il 1991 fu un momento chiave della storia del rock. Nel giro di dodici mesi uscirono moltissimi titoli che sono rimasti nella memoria degli appassionati: le avanguardie della rivoluzione grunge, Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam; la reinvenzione postmoderna degli U2 di Achtung Baby; la definitiva affermazione commerciale dei R.E.M. con Out Of Time; il canto del cigno dei Guns, con i due capitoli di Use Your Illusion, l'onnipresente Blood Sugar Sex Magik dei Red Hot Chili Peppers; per non parlare di altri lavori memorabili e – per quanto non altrettanto fortunati nelle vendite – dalla fortissima influenza sulla musica a venire, come Loveless, Screamadelica o Spiderland.

In un'annata tanto vivace, ci fu un disco che vendette e che continua a vendere in modo stupefacente, portando i suoni e l'immaginario del metal al pubblico mainstream, con conseguenti polemiche: il quinto LP – omonimo – dei Metallica, soprannominato da tutti Black Album, e pubblicato proprio nell'Agosto del '91. I fans intransigenti lo considerarono un tradimento dalle sfacciate ambizioni commerciali, un abbandono dello stile e dell'integrità dei primi lavori,. Probabilmente sono molto...
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Video - Sad But True

venerdì 19 agosto 2011

All Through The Night – Il tour Power Rock di Lou Reed




















Per aprire i concerti del suo “Power Rock Tour”, che ha visto svolgersi in Italia ben 8 delle 14 date complessive, Lou Reed ha scelto l'accoppiata Who Loves The SunSenselessy Cruel. Un classico dei Velvet Underground – brano d'apertura di Loaded (1970) – e una traccia poco nota da un disco sottovalutato come Rock'n'Roll Heart (1976). Nel concerto di Roma, che abbiamo avuto il piacere di goderci nell'affollata Cavea dell'Auditorium, è stato il secondo brano a convincere di più, dopo che Who Loves The Sun aveva lasciato temere un concerto fuori fuoco, e con troppo distacco tra i versi declamati da Reed e l'entusiasmo di una nuova band, composta in gran parte da musicisti molto giovani. La chiave di questo tour è stata proprio...

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Lou Reed - Ecstasy

domenica 14 agosto 2011

I Primal Scream in tour per celebrare Screamadelica




















I Primal Scream sono un gruppo a due facce. Da un lato sono spudorati ammiratori del passato e del mito del rock, dall'altro sono stati capaci di improvvisi slanci creativi, che li hanno portati per brevi tratti dal ruolo di custodi della tradizione a quello di coraggiosi innovatori (XTRMNTR nel 2000 è stato un'apertura di millennio da shock, uno schiaffo a un mondo intontito a raccogliere i cocci di grunge e brit-pop). Con una sorta di bizzarra coerenza, ora che sentono di poter dire di aver contribuito a fare la storia, i Primal Scream provvedono a celebrare se stessi, facendo festa per l'anniversario del loro momento più spiazzante e influente.

Nell'Ottobre di vent'anni fa, usciva infatti Screamadelica, il loro terzo album, che prendeva ingredienti classici, come...

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Primal Scream - Loaded

giovedì 11 agosto 2011

The Wild Ones – Quando la Gran Bretagna venne sedotta dai Suede



















Il termine Britpop riporta subito in mente i giorni dello scontro tra gli Oasis e Blur. Le due band incarnarono il momento chiave della riscossa britannica, quando l'Union Jack divenne moda e stile di vita (e come sembravano lontani i tempi nei quali il patriottismo tricolore di Morrissey dava scandalo). Del resto, le due band rappresentavano alla perfezione due anime del rock e della società inglese. Gli Oasis erano i ragazzi del Nord, quelli della classe operaia e della “lad culture”, habitué del pub e dello stadio. I Blur erano gli universitari del Sud: colti, ironici, un po' distaccati, intelligenti archivisti del pop. Quando si va avanti a parlare dell'epoca, si passa in genere ai sofisticati Pulp, o agli intrepidi esploratori Radiohead e Verve, che nel 1997 si diedero lo slancio negli ultimi giorni dell'Impero, per cercare una strada oltre il Britpop con OK Computer e Urban Hymns.

Si tende spesso a dimenticare che all'inizio di tutto ci furono i Suede, e che fu il loro cantante Brett Anderson a essere scelto nel 1993 dalla rivista Select per...

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Suede - Metal Mickey



mercoledì 27 luglio 2011

Un ricordo senza tempo – Vasco si dimette da rockstar



















“Alla fine di questo tour, dichiaro felicemente conclusa la mia straordinaria attività di rockstar”. Nell'intervista al TG1, Vasco Rossi ha allegramente comunicato le sue intenzioni sul proprio futuro, gettando nello sconforto i tantissimi fans pronti ogni anno a fare piazza pulita dei biglietti per i suoi live, e allo stesso tempo beccandosi un coro di “era ora!” da parte dell'affollato partito di chi proprio non lo sopporta. Non si tratta di un ritiro vero e proprio, l'ha specificato lo stesso Vasco. Continuerà a scrivere canzoni, a fare dischi, a esibirsi in qualche sporadico concerto. Si tratta di un addio ai lunghi tour e alle date troppo ravvicinate, che non lasciano più al rocker, quasi sessantenne e con il mal di schiena, neanche il tempo di riprendersi dall'ultima trionfale serata.

Poco più di un anno fa, su queste pagine celebravamo i trent'anni di Colpa d'Alfredo (1980), raccontando i giorni del giovane Vasco, sbandato e pericoloso, che faceva paura alle mamme e ai benpensanti. La decisione di fare un passo indietro rispetto al suo ruolo di icona del rock da stadio italiano, ci dà l'occasione di riflettere sulla seconda parte della carriera del signor Rossi, che l'ha visto diventare un'istituzione – un mito, direbbero in tanti, senza poi sbagliare – abbassando però notevolmente la qualità delle proprie canzoni, con testi spesso sconfortanti, soprattutto per...

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Vasco Rossi - Faccio il militare

mercoledì 20 luglio 2011

So Beautiful... il sorprendente ritorno di Paul Simon



















“L'ho amata dalla prima volta che l'ho vista. So che è un vecchio cliché da cantautore […] La luce della sua bellezza era calda come un giorno d'estate. Si radunarono nuvole antilopi. Neanche un indizio della pioggia a venire, nella prateria del cielo”. Muovendosi lieve tra la presenza dell'amore e l'assenza di dio – e viceversa – Paul Simon, nelle parole di Love And Hard Times, scherza pure sui luoghi comuni del costruire canzoni. A Ottobre compirà 70 anni, e si può permettere questo e altro, forte di una storia densa di idee, di musica e di parole patrimonio di tutti, di chi ancora va cercando il cinquantunesimo modo per lasciarsi, e di chi ha sognato il chiaro di luna che illuminava nel dopoguerra i coniugi Magritte (per non parlar del cane). È proprio il caso di chiamarlo maestro: niente cattedre, si pensi piuttosto a quegli insegnanti ad altezza bambino, che con comprensione e consapevolezza cancellano il confine tra gioco e sapere.

So Beautiful Or So What è un disco volutamente...
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Paul Simon - Getting Ready For Christmas Day


lunedì 18 luglio 2011

Are You Ready For The Country? Il tesoro di Neil Young




















Gli anni '80 di Neil Young vengono ricordati in genere come un periodo di completo sbandamento, con il canadese troppo preso dalle difficoltà della vita famigliare per venire a capo della propria crisi di identità artistica, almeno fino al benvenuto colpo di coda di Freedom, nel 1989.

I cinque album per la Geffen, in particolare, lo videro cambiare pelle con scelte sorprendenti, a cominciare da...

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Neil Young and The International Harvesters – “Down by the River”

giovedì 14 luglio 2011

lunedì 4 luglio 2011

Solo Paul – Tornano due classici di McCartney




















“Forse sono un uomo solo, nel bel mezzo di qualcosa che non può capire”: nel testo di Maybe I'm Amazed, il brano più celebre del debutto solista di Paul McCartney, accanto ai versi dedicati a Linda ci sono anche queste parole, che non è difficile collegare alla crisi dei Beatles. L'album, intitolato semplicemente McCartney, ebbe un ruolo fondamentale nel fare precipitare la situazione di un gruppo da tempo logorato da mille conflitti. Stanco delle pressioni subite perché non disturbasse la pubblicazione di Let It Be, e posticipasse l'uscita del proprio disco, Paul, nell'Aprile del 1970, fece accompagnare le copie promozionali da un'intervista-comunicato stampa, nella quale di fatto annunciava la sua uscita dalla band.

Il significato storico di questo album ha in genere messo in secondo piano...
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Video - Paul McCartney - Coming Up

Paul McCartney - Coming Up di jpdc11

giovedì 30 giugno 2011

Ritornano i due album di Ozzy con Randy Rhoads





















Finalmente vengono ristampati i primi due dischi solisti di Ozzy Osbourne, gli unici realizzati con il prodigioso chitarrista californiano Randy Rhoads. A differenza di molte operazioni similari, puramente commerciali, questa riedizione ha anche il compito di rendere nuovamente disponibili i dischi nella versione originale, con la sezione ritmica affidata al bassista Bob Daisley e al batterista Lee Kerslake. Per via di una causa sui diritti delle canzoni, intentata dai due musicisti a Ozzy negli anni Ottanta, nella ristampa del 2002 le loro parti erano infatti state incise di nuovo da Mike Bordin e Robert Trujillo.

Il nuovo (vecchio) Blizzard Of Ozz (1980) propone come bonus tracks, oltre alla...

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Ozzy Osbourne - I Don't Know

lunedì 20 giugno 2011

Robert Johnson – Quattro cover d'autore per i cento anni del re del Delta blues





















Salimmo a casa sua e lui aprì il cassetto e tirò fuori una chitarra; era una Kalamazoo,di quelle con il foro centrale grande, fabbricata dalla Gibson. Mi domandò: “Conosci questa chitarra?” e io: “Sì. Sembra quella di Robert”. “Lo è”, fece lui. E mi spiegò che era uno dei suoi fratelli.
(Robert Lockwood, nel libro di Peter Guralnick “Robert Johnson – In cerca del re del blues”.


Che cosa resta di Robert Johnson, re del Delta blues, nato cento anni fa, l'8 Maggio del 1911, e morto avvelenato nell'Agosto del '38, pochi mesi dopo avere compiuto 27 anni? Restano tre fotografie e una chitarra Gibson L-1 messa in vendita per 6 milioni di dollari nel 2006. Restano 29 canzoni (alcune in doppia versione, per una somma complessiva di 41 tracce), registrate in tre sessioni a San Antonio, il 23, il 26 e il 27 Novembre del 1936. E con esse resta un'eredità immortale, rafforzata da mille leggende – tra patti col diavolo, incroci prodigiosi, donne innamorate e fantasmi che vagabondano con l'autobus – ma soprattutto incarnata dalla reale e sovrumana potenza della sua musica. Johnson seppe dare una profondissima impronta personale a tutto ciò che lo aveva influenzato. Molte delle sue canzoni sono riadattamenti di brani tradizionali, come 32-20 Blues, figlia di 22-20 di Skip James, e di certo Johnson risente tanto dell'insegnamento di artisti come Son House, oppure Charley Patton, con il suo canto intriso di un'insolita e profonda emotività; il modo nel quale sa esprimere dolore e paura, rabbia e ironia, sensualità e dolcezza, è però assolutamente unico, così come l'approccio rivoluzionario alla chitarra, fatto di accordature aperte e di sfumature jazz, e di padronanza magistrale di slide e fingerpicking.

A partire dal...
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Robert Johnson - 32-20 Blues

mercoledì 15 giugno 2011

Passo dopo passo – Il nuovo album degli Arctic Monkeys














Le premesse del nuovo album degli Arctic Monkeys erano state piuttosto preoccupanti per i fans storici della band. La copertina in stile White Album, davvero poco fantasiosa. Il titolo, Suck It And See, tra provocazione puerile e citazione del “Peel slowly and see” dei Velvet Underground. Due tracce di lancio che sembravano confermare la svolta cupa e americana di Humbug. La prima è stata Brick By Brick, uno strafottente rock vecchio stile, con un testo sorprendentemente diretto, cantato dal batterista Matthew Helder. Chi si sarebbe mai aspettato di sentire dai ragazzi di Sheffield l'urlo di battaglia “I want to rock and roll”? La seconda, Don't Sit Down 'Cause I've Moved Your Chair, scelta come primo vero singolo, con il suo passo lento, pesante e allucinato, portava invece ancora i segni dell'incontro con Josh Homme dei Queens Of The Stone Age, avvenuto ai tempi dell'album precedente.

Le altre canzoni di SIAS, prodotto da James Ford, compongono invece...
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Arctic Monkeys - Brick By Brick

lunedì 30 maggio 2011

Nuove storie di ieri – I Foo Fighters tornano con Wasting Light





















Il nuovo album dei Foo Fighters, Wasting Light, è aggressivo e diretto, e allo stesso tempo pieno di hook e di melodie facili da ricordare. “Qui si fa rock vecchio stile”, sembra dire Dave Grohl, un grande fan delle Gibson, come la DG 335 , ed effettivamente l'intera band schiva tutti i cliché del rock alternativo, proponendo una musica d'altri tempi, schiettamente rabbiosa e maschile, feroce e vulnerabile.

Oggi più che mai, dà una strana sensazione ricordare che...
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Video - White Limo

lunedì 23 maggio 2011

How does it feel? Bob Dylan compie settanta anni




















Oh, hear this Robert Zimmerman
I wrote a song for you
about a strange young man called Dylan
with a voice like sand and glue
(David Bowie)


Il 24 Maggio per Bob Dylan ci sarà una torta con settanta candeline. Settanta anni: i primi venti passati a innamorarsi della musica americana e a progettare la fuga dal Minnesota e dal proprio nome; gli altri cinquanta in viaggio dentro a quella musica. No direction home, senza ritorno, partendo da un biglietto per New York e Woody Guthrie, fino ai palchi infiniti del Never Ending Tour. E tra poco...
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Things Have Changed

Bob Dylan - Things Have Changed on MUZU.

venerdì 20 maggio 2011

Old Ways – Le radici profonde dei Fleet Foxes




















Arriva in questi giorni Helplessness Blues, l'atteso secondo album dei Fleet Foxes. La band di Seattle, guidata da Robin Pecknold, grazie a un paio di Ep e all'apprezzato album omonimo del 2008, ha saputo porsi come punto di riferimento di un'intera scena: il revival di quel country rock ricco di armonie vocali tanto in voga tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70. La preparazione del disco è stata lunga e faticosa – un lavoro estenuante, costato a Pecknold un mucchio di soldi e una crisi profonda in un rapporto di coppia che durava da anni – quasi a ricordare quel che...
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giovedì 5 maggio 2011

Robbie Robertson prevede il passato, con Clapton, Winwood e Reznor


















“Quando la notte era giovane avevamo dei sogni, credevamo di potere cambiare il mondo e fermare la guerra. Non si era mai visto niente del genere”. Il testo denso di rimpianti e di malinconia di When The Night Was Young rivela chiaramente quanto sia fuorviante il riferimento alla chiaroveggenza del titolo nuovo album di Robbie Robertson, How To Become Clairvoyant.

A Robertson non interessa tanto prevedere il futuro, quanto rileggere il passato, vero protagonista di questo disco. Si tratta di un ritorno ormai inatteso, visto che...
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Robbie Robertson - The Right Mistake

mercoledì 4 maggio 2011

You Gotta Move! Sticky Fingers dei Rolling Stones compie quarant'anni



















Il 23 Aprile del 1971 esce Sticky Fingers, l'attesissimo ritorno dei Rolling Stones, a quasi un anno e mezzo di distanza da Let It Bleed (Novembre 1969). Un periodo simile per il rock dell'epoca è equivalente a un'era geologica, e infatti, nel frattempo, ai Rolling Stones è successo di tutto: Altamont, la rottura Jagger/Faithfull, Ned Kelly, l'uscita del live Get Yer Ya-Yas Out!, la fine del rapporto con la Decca e Allen Klein, la nascita della Rolling Stones Records...

Dal punto di vista strettamente musicale, Sticky Fingers rappresenta...
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The Rolling Stones - Can't You Hear Me Knocking?


martedì 5 aprile 2011

Collapse Into Now, lo sguardo sul presente dei R.E.M.




















Da quando, nell'Ottobre del 1997, il batterista Bill Berry ha lasciato la band, gli altri tre R.E.M. sono partiti alla ricerca della propria nuova identità. Con il nuovo album Collapse Into Now sembra che si siano accorti che quello che sanno fare meglio è essere se stessi, e che non è il caso di avere paura del proprio glorioso passato.

Come siamo arrivati al presente? Up (1998), il primo lavoro realizzato in trio, è stato...
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R.E.M. - Mine Smell Like Honey

sabato 2 aprile 2011

Chiari di luna – Gli Strokes ritornano con Angles




















Gli Strokes arrivano al loro quarto album, Angles, a dieci anni dal loro EP di debutto, The Modern Age, che nel 2001 lanciò l'ormai storico album Is This It assieme a una sorta di rivoluzione. In un mondo del rock che all'epoca sembrava essersi rassegnato al dominio di gruppi tronfi come Puddle Of Mudd o Limp Bizkit, gli Strokes proponevano un ritorno alla New York del passato, con la DeLorean inviata da qualche parte tra gli anni '70 e l'inizio degli '80, pescando a piene mani dal sound scheletrico e grintoso di Blondie, Modern Lovers e Television. Si imposero subito grazie alla...
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The Strokes - You're So Right

sabato 5 marzo 2011

All'ombra del grande albero di plastica – I Radiohead ritornano con The King Of Limbs



















Al centro della musica dei Radiohead, e del loro modo di porsi nei confronti del pubblico, c'è da sempre il rapporto tra individuo e tecnologia, l'affermazione dell'umanità al di sopra di ogni struttura. L'attenzione a questi temi comporta una necessaria consapevolezza dei meccanismi del mercato, che spinge la band a strategie di comunicazione intuitivamente più ardite e efficaci di quelle che potrebbero elaborare degli esperti di marketing.

Pertanto Kid A (2000), definito e definitivo nella sua forma di opera d'arte monolitica, composta dal dialogo tra le varie canzoni, è uscito puntualmente – senza singoli o video promozionali – nei giorni appena antecedenti al declino dell'album. Lo ha seguito il suo fratellino Amnesiac (2001), volutamente spezzato, incostante, meno perentorio, pubblicato solo nove mesi dopo, in un mondo nel quale i termini “leak” e “download” avevano già un significato differente.

Con In Rainbows (2007), i Radiohead hanno chiesto...

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Radiohead - Lotus Flower

venerdì 4 marzo 2011

Trent Reznor e Atticus Ross vincono Oscar e Golden Globe




















Trent Reznor, assieme a Atticus Ross, suo collaboratore già a partire da Year Zero, l'album dei Nine Inch Nails del 2007, ha vinto Oscar e Golden Globe per la migliore colonna sonora. Ha trionfato grazie allo score per il film di David Fincher sulla storia di Facebook, The Social Network. Tra i candidati al premio Oscar per la colonna sonora, c'era anche un altro nome proveniente dal rock...

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Trent Reznor e Atticus Ross - A Familiar Taste

mercoledì 23 febbraio 2011

WOW, l’album bianco dei Verdena





















“Forse”. WOW, il ritorno dei Verdena dopo quasi quattro anni (Requiem era del Marzo del 2007) si apre con un “Forse”, sfuggito in fase di registrazione del brano iniziale, Scegli me, e lasciato lì per non perdere una take riuscita. E quel “Forse” è il simbolo delle tantissime ipotesi e possibilità che si aprono all'ascolto delle ventisette canzoni di questo doppio attesissimo album. C'erano una volta i Verdena monolitici, ossessivi, ripetitivi, che usavano la musica come uno scudo. Non ci sono più. Adesso la musica è una porta spalancata.

“Il fisico ce l'hai/per fare la rivoluzione”, canta Alberto Ferrari in Miglioramento. La voce è...
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Video - Verdena - Scegli me

domenica 6 febbraio 2011

Il blues di mezzanotte – Cinque album per conoscere Gary Moore




















Ho appena saputo della morte, a soli 58 anni, del grande chitarrista irlandese Gary Moore.
Questo è un mio articolo della scorsa estate, scritto in occasione del passaggio in Italia del suo tour, con una breve introduzione alla sua discografia.

Moore ha un rapporto speciale con la Gibson. È noto infatti che per anni ha posseduto una preziosissima Gibson Les Paul Standard del 1959, acquistata per sole 120 sterline da uno dei suoi idoli, Peter Green dei Fleetwood Mac. La Gibson gli ha inoltre dedicato un suo modello, l'acclamata Gary Moore BFG, una Les Paul assolutamente unica.

In questo suo tour, Moore sta privilegiando l'aspetto hard rock della sua musica, a dispetto dell'altra sua anima, che – da sempre presente – aveva fatto la parte del leone nella sua produzione a partire dagli anni '90: il blues rock. Ecco una introduzione in cinque parti alla sua discografia, cinque porte di ingresso alle varie stanze della sua musica.

Colosseum II – Strange New Flash (1976)
Nel supergruppo fusion assemblato dal batterista Jon Hiseman, Gary Moore si trova
...

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Gary Moore - Still Got The Blues

sabato 5 febbraio 2011

Bruce Springsteen e The Promise – Ritorno ai margini della città




















La realizzazione di Born To Run (1975) per Bruce Springsteen fu una vera impresa. Una lotta interminabile contro le aspettative che lo schiacciavano e un'ambizione che lo soffocava, contro i risultati commerciali insoddisfacenti dei due album precedenti, contro un'idea di suono tanto ben definita nella propria testa quanto difficile da afferrare. La fatica venne ripagata, e Born To Run divenne immediatamente un classico, con le copertine di Time e Newsweek pronte a mostrare all'America che il futuro del rock'n'roll era finalmente presente. Chissà che cos'ha pensato Bruce, quando si è reso conto che il disco successivo, Darkness On The Edge Of Town (1978), sarebbe stato ancora più difficile?

The Promise è il doppio album che raccoglie una ventina di canzoni registrate e poi scartate nel processo che portò a Darkness, parte di un'operazione discografica che...

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Video - Bruce Springsteen - The Promise

venerdì 4 febbraio 2011

Nuova musica dal passato per Ryan Adams e i suoi Cardinals




















Ryan Adams torna sul luogo del delitto. Il nuovo doppio album con i Cardinals, intitolato III/IV, pubblicato il 14 Dicembre dalla sua etichetta PAX AM, ci riporta ai giorni nei quali per la prima volta il talentuoso cantautore rock della North Carolina ha sferrato un colpo fatale a una carriera che sembrava lanciatissima, con il contestato album del 2003 Rock N Roll.

Ricostruiamo le tappe con ordine. Adams si fa già notare con...

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Ryan Adams & The Cardinals - Fix It

mercoledì 2 febbraio 2011

Il “Riffmaster” Steve Clark, la magica Gibson dei Def Leppard
















Vent'anni fa, a Londra, l'8 Gennaio del 1991, a soli 30 anni di età moriva Steve Clark, per un letale mix di alcol, morfina, Valium e codeina. Era il chitarrista dei Def Leppard, anche se al momento della morte era stato allontanato dalla band, in un disperato tentativo di fargli abbandonare le sue abitudini autodistruttive.

La sua scomparsa è incredibilmente simbolica del tramonto di un tipo di rock che...

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Video - Def Leppard - Rock! Rock! Till You Drop

sabato 15 gennaio 2011

Gli Allman Brothers si riprendono New York





















Nella sua lunga storia – spesso esaltante, a volte drammatica, ma sempre segnata da grandissima musica – la Allman Brothers Band è passata per quindici volte dal glorioso Beacon Theatre di New York, per un totale di 190 concerti. A Marzo del 2011 la cifra si avvicinerà ancora di più ai 200, con otto nuove date. L'evento fa notizia, in quanto si tratta di una sorta di rivincita delle sette note contro altre forme di spettacolo, che di questi giorni sembrano attrarre molto di più il grande pubblico. L'anno scorso, Gregg Allman e gli altri erano infatti stati costretti a...
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Video - Allman Brothers Band - Blue Sky


martedì 11 gennaio 2011

Joe Bonamassa tra i trionfi del passato e il futuro coi Black Country Communion



















Il 2010 è stato ricchissimo di belle sorprese per i fan di Joe Bonamassa. In primavera avevamo salutato il successo di Black Rock, il nuovo album arricchito dalla presenza del maestro B.B. King. L'anno si chiude con altre due interessantissime uscite discografiche che riguardano il chitarrista di Utica. Da poco è stato infatti finalmente pubblicato...

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Video - Joe Bonamassa - Stop

sabato 8 gennaio 2011

Mirror man – L'eredità di Captain Beefheart
















Una grande ispirazione fu la Captain Beefheart's Magic Band, che vidi alla Royal Albert Hall nei primi anni Settanta. Fui spazzato via. Prima non mi ero mai sognato che gli strumenti potessero essere suonati in quel modo.
(Steve Severin, Siouxie and the Banshees)


Woodland Hills, California. 1969. Quattro ragazzi di vent'anni vivono per nove mesi con un carismatico e inquietante personaggio, di quasi dieci anni più grande di loro. Li costringe a interminabili sedute collettive di autoanalisi, li spinge a mettere in discussione la propria identità, fino a ottenerne il crollo psicologico e la completa sottomissione alla sua autorità. Se necessario, li priva del cibo e del sonno. E inoltre li fa suonare, incessantemente. Si tratta di una musica strana, shockante, che mischia rock'n'roll, blues, free jazz e avanguardia. Quell'uomo è Don Van Vliet, in arte Captain Beefheart, e il gruppo è la sua Magic Band, ai tempi composta dal batterista Drumbo (John French), dal bassista Rockette Morton (Mark Boston), e dai chitarristi Antennae Jimmy Semens (Jeff Cotton) e Zoot Horn Rollo (Bill Harkleroad). Dopo...

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Video -
Captain Beefheart and his Magic Band – She's Too Much For My Mirror – My Human Gets Me Blues

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