lunedì 26 novembre 2007

Fatti di sangue
















A che serve la cronaca nera?
A rinnovare la consapevolezza e la pietà per l'infinito orrore possibile? O, piuttosto, a tramutare le tragedie dell'umanità in quotidiana letteratura, in pezzi di teatro Grand Guignol, per farle apparire ai nostri occhi come nient'altro che storie?
Il Gazzettino di oggi titola "Disabile psichico uccide il padre a colpi di accetta".
Non ho potuto fare a meno di pensare anche che l'assassino ha involontariamente realizzato una perfetta e terribile sintesi tra Delitto e castigo e I fratelli Karamazov.
E' letteratura postmoderna, spiazzante più dei giochi di parole e sangue dell'ultima penna cannibale. La natura reale del fatto, la vera pena delle persone coinvolte, il dolore e lo sgomento, restano come dettagli sullo sfondo. Bisogna concentrarsi per mettere a fuoco delle premesse tanto scomode. Ci vuole coraggio per portarle in primo piano, per poter realizzare, stupefatti, quanto dobbiamo pagare per poter essere spettatori dello show.

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