Eccovi la canzone alla quale non riuscivate a sfuggire nell'estate del 1994, diventata improvvisamente indispensabile nell'estate del 2008. In appendice trovate l'altro video dei genovesi Ex-Otago girato da I ragazzi della prateria, tanto per completare le citazioni dalla produzione giovanile dei fratelli Vanzina, e per aiutarvi a risolvere l'annoso dilemma estivo sulla scelta tra mari e monti.
Video Ex-Otago - The Rhythm Of The Night (Corona cover)
Video Ex-Otago - Giorni vacanzieri (Fare Soldi rmx)
In questo cd della Munster Records troviamo i tre singoli pubblicati dai Detroit Cobras prima di debuttare sulla lunga distanza (nel ’98, con Mink, Rat or Rabbit) assieme a 9 tracce dello stesso periodo, in una compilation che riprende ed espande Lost And Found, uscita nel 2006 su etichetta Sympathy For The Record Industry. Deve essere una gran bella soddisfazione per dei raffinati archivisti come i Cobras sapere d’avere i propri testi esoterici e vedersi trattati con la cura che di solito le etichette specializzate riservano ai nomi più oscuri e mitologici del garage. Rachel Nagy e suoi sanno che non potranno mai acquisire il fascino e l’originalità dei loro maestri, sono consapevoli d’esser costretti semplicemente a raccontare una storia vecchia, ma lo fanno con grande leggerezza e stile... [Continua su SentireAscoltare]
Dopo lo splendido ritratto di Marvin Gaye, il grande Cristiano Spadoni torna ad omaggiare l'anima nera del "Giardino dei leoni" con un primo piano di Larry Blackmon dei Cameo. Grazie mille Cristiano! Tra l'altro il fenomenale asso del disegno mi porge l'occasione giusta per inaugurare l'estate con un po' di funky. Shake your pants, dear reader!
L'unica volta che mi sono trovato a scegliere un brano da cantare al karaoke (mi trovavo a una festa privata), tra le mille basi a disposizione nella lista ho optato per Suspicious Mind di Elvis. Perchè? Quali processi mentali scattano nella mente di chi sta per perdere la faccia assecondando le proprie manie di protagonismo davanti a un piccolo gruppo composto in gran parte da sconosciuti? Cosa mi ha indotto a prediligere questa dolente ballata della gelosia a più ovvi crowd-pleasers come Acqua Azzurra Acqua Chiara, Sabato Pomeriggio o Kid A? Il fatto è che, come al solito, sto troppo avanti, e già sentivo che il brano del Re sarrebbe stato protagonista del più insolito dei revival. Gli Elio e le Storie Tese hanno infatti mandato al contrario Suspicious Mind e hanno usato la traccia risultante come ispirazione (tanto per la melodia quanto per il testo!) per Ignudi fra i nudisti, il secondo singolo tratto da "Studentessi". Il bello è che da un procedimento tento contorto è scaturita la canzone più leggera dell'album, un gustoso duetto con Giorgia che ha il potenziale per diventare un tormentone di questi mesi caldi. Il tema è di quelli scottanti. Vacanze: andare al mare o andare ai monti? Il video, appena uscito, ci aiuta a risolvere la questione proponendoci la visione di Mangoni vestito da orso e di Jantoman in versione puma feroce che vuole ucciderci. Gran finale con sequenza di sogni a Matrioska, argomento già trattato dagli Elii in Abate Cruento.
Video Elio e le Storie Tese + Giorgia - Ignudi fra i nudisti
Video Elvis Presley - Suspicious Mind al contrario
"Ricapitoliamo la storia di Santi White. Nel 2001 collabora alla scrittura dei brani dell’esordio di Res, debuttando poi come voce degli Stiffed, band di Filadelfia che suona un punk con influenze giamaicane. Col socio John Hill reinventa la propria carriera come Santogold. Il nuovo progetto è aperto all’apporto di molti collaboratori, che garantiscono un perenne eclettismo dei suoni. Il primo singolo è Creator, c’è Switch, produttore di Kala, c’è un’imitazione molto ben riuscita della star alternativa del 2007 e si diffonde l’hype: Santogold è la nuova M.I.A. Errore..." [Continua a leggere cliccando qui]
Naturalmente c'è anche la recensione dell'album. Per una volta mi sono sbilanciato e ho dato un voto molto alto (7.7/10):
"Nel debutto a nome Santogold di Santi White, convivono due anime diverse. Nessuna delle due è quella che t’aspetti. Il singolo Creator era un falso indizio, una riproduzione, perfetta ai limiti della caricatura, di tutto ciò che aveva reso M.I.A. una delle più eccitanti novità musicali degli ultimi tempi: la produzione di Switch, l’uso arrogante del rumore, il flow sfacciato e aggressivo, la capacità di trasformare in pop gli elementi più impensati (in questo caso l’urlo stile Anne di “Little Britain” in apertura). L’unica altra traccia dove Santi si traveste da M.I.A. è Unstoppable, non a caso realizzata con Diplo, ed è comunque una versione di M.I.A. sedata, rilassata, quasi gentile, se riuscite a immaginare una cosa simile..." [Anche per la recensione, il seguito è su SentireAscoltare]
Nel 2002, un anno dopo il suo ingresso nella Rock’n’Roll Hall of Fame, “The King” Solomon Burke ha iniziato con Don’t Give Up On Me un nuovo prolifico periodo come recording artist. Le canzoni di quel grande album erano scritte da un dream team ben felice di farsi vedere in compagnia del monte Rushmore del soul: Dylan, Costello, Brian Wilson, Van Morrison, Nick Lowe. Le collaborazioni eccellenti sono proseguite nel successivo Make Do What You Got e nel recente Nashville, nel quale Burke ha anche duettato con Emmylou Harris, Gillian Welch e Dolly Parton.
Questo nuovo Like A Fire si pone come un disco di transizione tra il country soul di Nashville e il progetto di un disco gospel previsto da qui a pochi mesi... [Continua su SentireAscoltare]
Video Solomon Burke - Everybody Needs Somebody To Love
The BPA (Brighton Port Authority) è il nuovo progetto di Norman Cook/Fatboy Slim, una serie di collaborazioni dal sound molto distante dal big beat di pezzi come The Rockafeller Skank o Right Here, Right Now. Ashley Beedle degli X-Press 2 duetta con Cook sul brano rocksteady Should I Stay Or Should I Blow, mentre Iggy Pop presta la sua voce a una cover di He's Frank, vecchio successo dei Monochrome Set. La vera gemma tra i pezzi usciti finora (e ascoltabili sul myspace di The BPA) è però Toe Jam, realizzata con il giovane talento del rap inglese Dizzee Rascal e con il grande David Byrne (si parla da tempo di un suo intero album con Cook, chissà se uscirà prima del nuovo lavoro con Brian Eno). Il video di Toe Jam è assolutamente da vedere, un piccolo capolavoro che prima ti fa maledire la censura e poi si prende gioco di te costringendoti a guardare i bollini neri più di ciò che nascondono!
Video The BPA (Brighton Port Authority)+ David Byrne + Dizzee Rascal - Toe Jam
Lou Barlow si posiziona a destra. Ha ormai più di quarant’anni, ma da qualche fila di distanza, guardando come urla e come salta per l’intero concerto, gliene potresti dare la metà. Si adatta divertito al suo ruolo di bassista, facendosi trovare in gran voce nei brani che lo vedono protagonista. Murph e la sua batteria sono al centro. Un altro ragazzino, dopo la prima canzone è già senza maglietta. J Mascis, coi soliti lunghi capelli bianchi resi spettrali dalle luci, sembra il fantasma del nonno degli altri due. È a sinistra, con un muro di Marshall a fargli da scenografia, perso nel suono della Fender Jazzmaster, statico come la statua del suo stesso mausoleo del rumore... [Continua su SentireAscoltare]
E' uscito il numero di Giugno di SentireAscoltare, pieno zeppo di articoli scritti dal vostro beneamato Paolo Bassotti (oh che bello per una volta parlare di sè stessi in terza persona neanche fossi Cassano!). Ci sono le mie recensioni del live romano dei Black Mountain, dei nuovi dischi di Santogold, Solomon Burke e The Horror The Horror, e di una interessante ristampa dei Detroit Cobras. Solo recensioni? None! Trovate pure uno special su Santogold e soprattutto un lungo articolo intitolato Until I Believe In My Soul, nel quale analizzo la condizione attuale del soul classico, sia fornendo una guida ai lavori recenti dei nomi storici (Van Morrison, Al Green, Stevie Wonder...), sia valutando il revival ad opera dei vari Gnarls Barkley, Amy Winehouse e Mark Ronson. Un gran bel numero, cari lettori. E guardate inoltre che bella copertina psichedelica...
Quella di venerdì 6 Giugno è stata l'ultima puntata della stagione. Prima o poi "Il giardino dei leoni" riaprirà i cancelli, e non escludo qualche speciale per ingannare il tempo in attesa di una nuova programmazione regolare. Mi sono ritrovato a condurre questo episodio da solo, visto che all'ultimo (ma davvero ultimo!) momento la dolce Laura ha dovuto rinunciare ad esser presente accanto a me in cabina. Spero che un giorno ci sarà modo di tornare a trasmettere insieme, malgrado la signorina stia impacchettando speroni e banjo per dirigersi in Texas. Grazie a lei, come a tutti quelli che mi hanno aiutatò e accompagnato in queste diciannove puntate. Grazie a chi mi ha fatto compagnia: il Prufessore, Lorenzo "Zumbi", la Farinaccio, Luca, la valina Fabiana (che a fine puntata ha persino parlato, nel microfono, per giunta!), i Kutso e Chiara che era solo di passaggio e non ha avuto nemmeno un microfono tutto per lei. Grazie a tutte le ragazze e tutti i ragazzi di Fusoradio e del Fusolab, con menzione speciale per Emy, Dario, Pierigno, Daniele, Lurulù, Simone e chiunque mi abbia offerto un sorriso o un indispensabile aiuto nel momento del panico tecnologico. Grazie agli ascoltatori, con un abbraccio entusiasta (tipo Benigni quando si fa prendere la mano) per più fedeli: l'amara ragazza di via Tappi e il gruppo d'ascolto grottaferratese, Alessandro, Carlo, i coniugi Morazzano e il tipo che mi richiede sempre i Clash. Questa è la scaletta dell'ultima puntata, un'ora di parole, musica e buoni sentimenti, iniziata nella malinconia e finita nello struggimento:
01 - Julian Cope - World Shut Your Mouth 02 - Wood Lane - Skateboard Saturday 03 - The Pogues & Kirsty MacColl - Fairytale Of New York 04 - Pavement - Cut Your Hair 05 - Motley Crue - Too Fast For Love 06 - The Ting Tings - Shut Up And Let me Go 07 - The Melvins - Nude With Boots 08 - Dogs Die In Hot Cars - I Love You 'Cause I Have To 09 - New Order - Blue Monday 10 - Annie - Heartbeat 11 - AC/DC - Let's Get It Up 12 - Joe Dassin - Les Champs Elysees 13 - The Sonics - Have Love Will Travel
"Toccava a me, con il battello che era appena passato, tutti in piedi a urlarmi di gettarmi, quei sadici bastardi. Non ho pensato più che tanto, non mi sono tolto nemmeno le scarpe, sono saltato in un sogno balordo, che mi è durato fin quando sono arrivato in fondo. La sensazione non è affatto di movimento, ma piuttosto di essere sospeso di fronte alla parete a precipizio, a mezz'aria, con l'acqua che ti viene incontro a tutta birra. Ho battuto duro, ma non sono affondato più che tanto, sono tornato su in tempo per vedere i turisti che applaudivano. Poi ho raggiunto gli altri a nuoto sulla riva e ci siamo girati, ci siamo tirati giù il costume e abbiamo mostrato le nostre lune a quei vecchi segaioli sul battello che si allontanava diretto all'Hudson." (Da "Jim entra nel campo di basket/The Basketball Diaries" di Jim Carroll, traduzione di Tullio Dobner)
Video The Jim Carroll Band & Amy Kanter - Day And Night
On Your Own compariva nel 2001 su un Cd-R senza nome della Spin Art. Hold on to This Day era su un flexi-disc allegato al vinile di The Discovery of a World Inside. Altre quattro canzoni erano uscite finora solo sul mercato giapponese.
Qualche esempio per capire che per questa collezione di rarità non può valere il solito adagio “i fan già conosceranno bene…”, visto che probabilmente nemmeno il biografo e la mamma di Robert Schneider sono già in possesso di questa mezz’ora di odds & sodds degli Apples in Stereo. Possiamo dunque accoglierla come se fosse un album nuovo, e goderci l’illusione di trovarci faccia a faccia col disco perfetto per l’estate... [Continua su SentireAscoltare]
Bo Diddley. Brutale. Minimale. Fondamentale. Uno degli uomini più cool della storia del rock. Sapeva pure lui di essere speciale. Non a caso titolò tre dei suoi brani più famosi Bo Diddley, Hey! Bo Diddley e The Story Of Bo Diddley (mentre tra i pezzi minori troviamo Bo Diddley Is Crazy e Bo Diddley Put The Rock In Rock'n'Roll!). I Clash gli copiarono il vezzo di citarsi nei titoli delle proprie canzoni, e lo vollero in tour con loro in giro per l'America. Jonathan Richman dei Modern Lovers si ispirò alla sua Road Runner per comporre Roadrunner, che suonarono anche i Sex Pistols. Sono in tantissimi, a dovergli, magari inconsapevolmente, qualcosa. No Bo Diddley, no punk, ragazzi miei. Anzi, per esser più precisi, senza di lui scordatevi pure buona metà del rock'n'roll per come lo conosciamo.
Ecco la mia recensione del bel concerto dei Black Mountain all'Init:
Molti neo-psichedelici d’estrazione indie (quelli con la barba, per intenderci) finiscono per deludere in concerto. In passato ho visto Entrance annoiare gli spettatori basiti che attendevano Devendra Banhart, i Vetiver galleggiare svagati in un concerto troppo fumoso, i Castanetsestenuare a colpi di feedback. I Black Mountain, nel primo set di un tour che tocca l’Italia per tre date, convincono invece le molte persone accorse all’Init. Un pubblico sorprendentemente folto, visto che nel locale attiguo si esibisce la strana e attesa accoppiata Bill Callahan/Vampire Weekend. La cosa che più impressiona dei Black Mountain è il modo nel quale tutti gli strumenti riescono a farsi spazio in una musica tanto densa e liberata, in un sound che vive nel punto di incrocio tra Black Sabbath e Grand Funk... [Continua su SentireAscoltare]
Come gustosi bonus, dal loro recente album "In The Future" (pubblicato dalla Jagjaguwar), l'Mp3 - che potete scaricare in tutta tranquillità - di Tyrants, e il video di Angels.
Baci e carezze che che s'accompagnano a pugni. Ore che passano e tolgono fiori al giardino di Nina (ogni ora un fior). Il giro del mondo in ventisette ore. L'esperto di pronunzia Gianni Pronunzia. L'angolo della stupidera. Il mistero della famiglia che abbassa le tapparelle repentinamente. Quanta carne al fuoco! Praticamente un barbecue. Ma grosso, eh. Molto grosso. In cabina con me, per la diciottesima puntata de "Il giardino dei leoni - La musica e le parole", ho ritrovato il buon Luca, prossimo alla sospirata partenza per Lapu Lapu, e la sorprendente Laura, ormai immune al mio terrorismo psicologico e libera di dare spazio alle sue quindici personalità, tutte riconducibili alla categoria di "femminone esagerato". Il risultato è imperdibile. Dunque non perdetelo! Andate sulla pagina dei podcast di Fusoradio e cercate Captain Soul tra i Wj, per poi optare per quella del 30 Maggio 2008. Questa è la lista dei fantastici brani che ho trasmesso:
01 - Space - Female Of The Species 02 - Martha Wainwright - See Emily Play 03 - Carolyn Crawford - Good And Plenty 04 - T-Rex - Children Of The Revolution 05 - David Bowie - Fashion 06 - Florence And The Machine - Kiss With A Fist 07 - Duran Duran - I Don't Want Your Love (Shep Pettibone 7" Mix) 08 - Pigeon Detectives - The Power Of Love 09 - Frank Zappa And The Mothers - Camarillo Brillo
Buon ascolto, ci ritroviamo venerdì 6 Giugno (sempre alle 22.00), per quella che potrebbe essere l'ultima puntata della stagione.