
I
Marlene Kuntz non hanno paura di cambiare. Non sarebbero uno dei nomi più importanti del rock italiano se avessero mai accettato di rimanere fermi, di rinunciare a sorprendere (e dopo il progetto parallelo
Beautiful è in arrivo a Novembre un nuovo album). Una svolta fondamentale di questi ultimi anni è stato l’ingresso nel gruppo di
Davide Arneodo, classe 1982, violinista, tastierista, e virtuoso del mandolino elettrico
Mandobird. Proprio come i suoi compagni, Davide è instancabile e curioso, e partecipa con passione a numerosi progetti, su tutti il gruppo
VOV, con
Marta Mattalia: è stato davvero un piacere intervistarlo, per saperne di più della sua storia e del suo rapporto con la musica.
Dove sei cresciuto? Come ti sei appassionato alla musica e a che età hai cominciato a suonare?
Il luogo in cui cresci indubbiamente ti influenza nel modo di essere e di approcciarti alla realtà. Cuneo, con la sua cornice di catene montuose, apparentemente così isolata, ha suggestionato molto la mia immaginazione. La musica ha sempre fatto parte della mia vita; in casa mio padre faceva girare moltissimi vinili e suonava spesso chitarra e violino, strumenti con i quali ho preso confidenza già da piccolissimo. A dieci anni mi sono iscritto a violino in conservatorio.
Che musica hai ascoltato crescendo? Quali erano i tuoi eroi e quali i tuoi dischi del cuore?