Si vive, si scrive. Pure per Sentireascoltare. Qualche giorno fa è stato pubblicato il mio primo pezzo per loro, la recensione di "30", deludente live dei grandissimi Buzzcocks.
Inizia così:
Chi l’avrebbe mai detto che lo slogan “No Future” potesse presagire un eterno presente? Sono passati tre decenni dal Big Bang del Punk inglese, e ritroviamo i protagonisti di quei giorni intenti a reiterare le pose che più li rappresentano, immobili in un gesto, come statuine di un presepio rock. Ecco Mick Jones che si rimbocca le maniche, i Sex Pistols a caccia di insulti e bei soldoni, Howard Devoto che se ne sta in disparte.
I Buzzcocks, come hanno sempre fatto, mettono in primo piano le canzoni. Le stesse canzoni che alla fine degli anni ’70 trasformarono in musica l’urlo muto d’ogni cameretta, ripetendo a ogni ragazzo le sue stesse domande. Voglio solo un amore qualunque, e invece che cosa mi tocca? Ti sei mai innamorato di qualcuno del quale non dovevi innamorarti?
Video Buzzcocks - Promises
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