lunedì 11 agosto 2008

R.I.P. Isaac Hayes (1942 - 2008)

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Da oggi il mondo è mondo è molto meno funky.
Prima ancora di iniziare a incidere dischi a proprio nome, Isaac Hayes si era già assicurato un posto nella storia, lavorando come produttore e pianista per la Stax, in dischi di gente come Otis Redding, Wilson Pickett, Eddie Floyd e Sam & Dave.
Come soul singer/songwriter, a partire dal 1967 riesce poi ad affermare in pieno la sua personalità, in album quali Hot Buttered Soul e Black Moses.
Hayes è il maestro della slow jam, fenomenale nel dilatare i brani, facendo leva tanto su orchestrazioni lussuriose e psichedeliche quanto sulla propria voce calda e sicura. Memorabile il suo modo di parlare sulle lunghe intro dei brani, col tono di chi non perde mai la calma, anche mentre è rapito dall'estasi. Significativa anche la sua capacità nel prendere brani "bianchi", come Something di George Harrison, o classici di Jimmy Webb e Burt Bacharach (vedi il video a fine post) e di trasformarli in pezzi profondamente soul.
Nel 1971 arriva l'Oscar con Shaft ("Chi è il detective nero che è una macchina del sesso per tutte le ragazze? Shaft! Ya Damn Right!"), l'anno seguente è l'headliner di Wattstax, la risposta black a Woodstock.
Negli anni '80 e '90 si fa meno significativa la sua attività di musicista, ma riesce comunque ad arrivare a un nuovo pubblico interpretando Chef in South Park, almeno fino ai dissidi con Parker e Stone per i loro attacchi satirici a Scientology.
Hayes è morto ieri per un collasso a Memphis, nella sua terra nativa, il Tennessee. Di recente stava lavorando a un nuovo disco, nel quale avrebbe rivisitato brani lasciati incompiuti nel corso degli anni.

Video Isaac Hayes - The Look Of Love


Video Isaac Hayes/Chef - Chocolate Salty Balls

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