mercoledì 13 ottobre 2010

Giorni di suono, tra Marlene Kuntz e VOV – Intervista a Davide Arneodo




















I Marlene Kuntz non hanno paura di cambiare. Non sarebbero uno dei nomi più importanti del rock italiano se avessero mai accettato di rimanere fermi, di rinunciare a sorprendere (e dopo il progetto parallelo Beautiful è in arrivo a Novembre un nuovo album). Una svolta fondamentale di questi ultimi anni è stato l’ingresso nel gruppo di Davide Arneodo, classe 1982, violinista, tastierista, e virtuoso del mandolino elettrico Mandobird. Proprio come i suoi compagni, Davide è instancabile e curioso, e partecipa con passione a numerosi progetti, su tutti il gruppo VOV, con Marta Mattalia: è stato davvero un piacere intervistarlo, per saperne di più della sua storia e del suo rapporto con la musica.
Dove sei cresciuto? Come ti sei appassionato alla musica e a che età hai cominciato a suonare?
Il luogo in cui cresci indubbiamente ti influenza nel modo di essere e di approcciarti alla realtà. Cuneo, con la sua cornice di catene montuose, apparentemente così isolata, ha suggestionato molto la mia immaginazione. La musica ha sempre fatto parte della mia vita; in casa mio padre faceva girare moltissimi vinili e suonava spesso chitarra e violino, strumenti con i quali ho preso confidenza già da piccolissimo. A dieci anni mi sono iscritto a violino in conservatorio.
Che musica hai ascoltato crescendo? Quali erano i tuoi eroi e quali i tuoi dischi del cuore?
La mia vita musicale ha passato diverse fasi. Fino ai dieci anni, giravo con un piccolo chiodo, quei giubbotti di pelle nera foderati internamente in tessuto rosso, e ascoltavo...
[Clicca qui per continuare a leggere l'intervista di Paolo Bassotti a Davide Arneodo su Gibson.com]
Foto di Nicola Garzetti
Video - Vov - Lo squarcio

Marlene Kuntz - Bellezza

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