I Waines sono uno dei giovani gruppi italiani da tenere sotto controllo. Non solo perché il loro rock è tanto irruento da potervi demolire casa. Ma anche perché gli eventi recenti potrebbero portare il trio palermitano a conquistare il grande pubblico: da poco è uscito il loro primo ottimo album, Stu, capace di confermare quanto di buono si era sentito nell'EP del 2007 A Controversial Earl Playing; inoltre, il malizioso video del brano trainante, Let Me Be, diretto da Corrado Fortuna, ha vinto nella categoria “miglior regia” al PIVI, Premio italiano per il videoclip indipendente. A contribuire alla loro crescita ha contribuito però soprattutto il passaparola di chi li ha visti suonare dal vivo. Abbiamo parlato di tutto questo con loro tre: i chitarristi (gibsoniani!) Fabio Rizzo e Roberto Cammarata, e il batterista Ferdinando Piccoli.
Paolo Bassotti: Come vi siete conosciuti e come avete iniziato a fare musica assieme?
Waines: Ci siamo conosciuti al liceo e abbiamo cominciato a jammare come i matti durante le occupazioni: come si deduce, non è vero che non servono a nulla!
Come mai il vostro precedente gruppo, i Pastense, si è trasformato nei Waines? Quali sono le differenze tra i due gruppi? Come mai avete deciso di non avere un bassista?
Tra i Pastense e i Waines sono passati quattro anni, durante i quali ci siamo persi di vista. Fabio (slide e voce) è andato a vivere a Bologna, per poi tornare nel 2005 con l'idea del trio senza basso e le bozze per i primissimi esperimenti dei Waines.
Come nascono i vostri pezzi? Da jam improvvisate, oppure uno di voi scrive da solo e porta poi la canzone agli altri per lavorarci insieme?
E' successo più spesso che ci fossero canovacci portati da qualcuno e poi sviluppati insieme. Server invece è nata durante del cazzeggio al vecchio box che avevamo, che poi si è allagato con tutto quello che c'era dentro.
Ascoltando il vostro sound, viene spontaneo pensare all'influenza dei classici del rock'n'roll e del blues, così come dei gruppi che l'hanno provato a reinventare, quali Jon Spencer Blues Explosion o Black Crowes. Le vostre cover (Soulwax, Depeche Mode, Prodigy) suggeriscono invece che i vostri ascolti sono più vari del previsto. C'è qualche altra vostra passione musicale insospettabile? O qualche artista che uno di voi ama, ma che non riesce proprio a far digerire agli altri due?
[Clicca qui per leggere la recensione di Stu, il primo album dei Waines, su Gibson.com]
La foto è stata scattata da Michela Forte e concessa dal menagement dei Waines
Video - Waines - Wooooo
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